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Quello che ti proponiamo quest’oggi è una guida pratica dedicata a marketers e imprenditori alla ricerca di strategie con la S maiuscola. Se sei finito su questa pagina nel corso del tuo vagabondaggio digitale, probabilmente hai notato il fermento attorno ai canali di comunicazione più efficaci per coinvolgere i clienti, far crescere il tuo ROI e mettere a segno risultati concreti. 

È cosa nota: le aziende si confrontano su tre strumenti: WhatsApp, email e SMS. Qual è il migliore? Quali sono i Nei prossimi paragrafi analizzeremo pro, contro e indicatori chiave (tassi di apertura, conversioni, costi, eccetera eccetera) di ognuno. L’obiettivo? Fornirti una guida pratica, supportata da cifre e consigli tattici, per orientare la tua scelta tra WhatsApp marketing, e-mail e SMS.  di riferimento? E, soprattutto, come puoi sfruttare i punti di forza di ciascun canale per raggiungere i tuoi obiettivi di marketing?

Nei prossimi paragrafi analizzeremo pro, contro e

Curioso di saperne di più? Procediamo!

WhatsApp marketing è il canale della prossimità

Se dovessimo riassumere in una sola parola il valore aggiunto di WhatsApp potremmo dire “prossimità”. Si tratta, infatti, di un’applicazione che la maggior parte degli italiani usa su base quotidiana, non solo per svago ma anche per questioni ormai “ufficiali” – che sia comunicare con la scuola, con il medico, con il condominio e… con i propri brand preferiti.

TASSI DI APERTURA E CONVERSIONE

Le statistiche parlano di tassi di apertura che possono raggiungere anche il 90-95% delle notifiche. Un utente raramente ignora una chat WhatsApp. Proprio per questo motivo si generano tassi di engagement e di risposta nettamente superiori rispetto ad altri canali. A livello di conversioni le aziende che hanno adottato una strategia di WhatsApp marketing ben strutturata (utilizzando magari chatbot e automazioni) segnalano incrementi di vendite tra il 15 e il 30% su campagne mirate.

INTERAZIONE E FIDUCIA

Rispetto a un’e-mail percepita come canale “distanziato” WhatsApp gioca sulla sensazione di dialogo ravvicinato, quasi fosse una chiacchierata con un amico. Il tutto, com’è semplice immaginare, si traduce in una maggiore disponibilità a cliccare e interagire in tempo reale. Soprattutto in settori come il customer care è più facile creare un filo diretto con il cliente e rispondere velocemente ai suoi dubbi, aumentando il suo grado di soddisfazione.

ROI E COSTI

A livello di ROI, basta pensare che, se su 100 messaggi inviati 90 vengono aperti, hai già un vantaggio enorme in termini di visibilità e possibili lead generati. Le WhatsApp business API possono richiedere un investimento in piattaforme e in tariffe per i messaggi inviati, ma i costi sono modulabili e, soprattutto, giustificati dalla facilità con cui ottieni un rapporto one-to-one. 

Con l’omnicanalità in mente, WhatsApp si conferma un tassello prezioso per creare funnel conversazionali.

L’email marketing è il classico intramontabile

C’è chi ipotizza da anni la “morte” dell’e-mail, eppure eccoci nel 2025 e l’email marketing è più vivo che mai. Il suo segreto è la versatilità: puoi inviare newsletter, DEM promozionali, transazionali (fatture, ricevute e reset password) e tanto altro. Le aziende, grandi e piccole, sanno che l’e-mail offre un canale di comunicazione formale ma anche creativo, ricco di possibilità di segmentazione.

TASSI DI APERTURA E KPI

Confrontato a WhatsApp, il tasso di apertura di un’e-mail è più basso (in media fra il 20% e il 25%, secondo Mailchimp Benchmarks variano per settore). Ad ogni modo una buona segmentazione e un copy coinvolgente possono aumentare le performance. Il tasso di click (CTR) si assesta spesso tra il 2% e il 5%. Da un punto di vista di conversioni l’e-mail rimane efficacissima in contesti B2B o quando serve una presentazione dettagliata del prodotto, che sia utilizzando immagini e un layout accattivante.

AUTOREVOLEZZA E PERSONALIZZAZIONE

La casella di posta è percepita come un luogo “professionale”; se l’utente trova le tue e-mail pertinenti, la probabilità di fidelizzazione aumenta. In più, esistono innumerevoli tool di marketing automation (da HubSpot a Mailchimp, passando per ActiveCampaign e molti altri) che consentono di impostare flussi avanzati (per dirne alcuni: onboarding, nurturing e chi più ne ha, più ne metta). Il tutto arricchito da dettagliate statistiche di apertura e di click.

COSTI E ROI

Le campagne e-mail, mediamente, hanno costi meno elevati rispetto a SMS o WhatsApp (dipende dal provider e dal volume di invii). Il ROI è di norma molto alto. Ovviamente il ROI dipende da target, qualità del database e messaggi: se la mailing list è “pulita” e i contenuti sono utili i risultati non tardano ad arrivare.

SMS Marketing: quando conviene usarlo

Se l’email marketing è il “classico intramontabile” e WhatsApp è il canale della “prossimità”, dove si posiziona l’SMS marketing in questo triangolo? Pur essendo un mezzo “datato” l’SMS rimane un’opzione potente in alcuni contesti.

TASSI DI APERTURA E IMMEDIATEZZA

Tasso di apertura: esageratamente alto, spesso oltre il 90%. E, cosa ancor più interessante, la lettura avviene nei primi minuti (o addirittura secondi) dalla ricezione, grazie alle notifiche push. Ma occhio a un aspetto importantissimo: lo spazio limitato e la forma testuale ridotta rendono gli SMS poco adatti a comunicazioni articolate. Ideale, invece, per codici coupon, avvisi di scadenza e promemoria di appuntamenti – a tal proposito abbiamo già scritto una guida ad hoc per medici e dentisti, e professionisti sanitari in genere, che ti consigliamo di leggere!

LIMITI DI CONTENUTO E COSTI

Gli SMS peccano di pochi caratteri e di un design “rudimentale”. Non puoi inserire video o immagini (a meno di passare a versioni MMS, tendenzialmente costose e poco diffuse). Il costo per singolo SMS varia: alcune piattaforme offrono pacchetti, ma è di norma più alto dell’e-mail. Ad esempio se invii 10.000 SMS, devi considerare un investimento più rilevante rispetto a un invio e-mail di pari volume. Ecco perché molti brand preferiscono gli SMS per comunicazioni brevi e urgenti – in contesti in cui l’immediatezza prevale su tutto.

CONVERSIONI

I tassi di conversione possono essere notevoli se l’obiettivo è, ad esempio, “ricordare un programma fedeltà” o “inoltrare un codice sconto”. Alcuni retailer registrano punte di conversione del 20% dopo un SMS promozionale inviato all’ora di pranzo. Il segreto? Messaggi sintetici, CTA chiara e una landing page mobile-friendly.

Confronto diretto

Mettiamo in tabella un confronto rapido di alcuni KPI chiave:

Parametro WhatsApp Email SMS
Tasso di apertura 90-95% 20-25% (media B2C, var. settoriale) Oltre il 90%
Tasso di risposta Alto (80% in alcuni casi) Basso (1-2% di reply) Medio (utente risponde di rado)
CTR medio 20-40% (dipende dalla call to action) 2-5% - (Spesso link, CTR 0-5%)
Tipo di contenuto Conversazione interattiva, audio, file e bot Ricco (testo, immagini & template HTML) Solo testo (max. 160 caratteri)
Costo per invio Variabile (API + canone mensile o a msg) Basso (dipende dal piano ESP) Medio-alto (costo unitario per sms)
Ideale per Customer care, vendite dirette e reminder Newsletter, funnel B2B e contenuti lunghi Avvisi urgenti, coupon rapidi, e reminder

Cosa evinciamo da tutto questo?

  • WhatsApp vince in prossimità, interattività e tassi di apertura. Costo più elevato se servono volumi massicci ma ROI potenzialmente molto alto.
  • L’email domina in contenuti lunghi, automazioni complesse e costo contenuto per volumi di invio molto alti.
  • L’SMS brilla in immediatezza e tassi di apertura ma è penalizzato da limiti di spazio e dai costi tipicamente più alti per messaggio.

Perché confrontare WhatsApp, Email e SMS nel 2025

La domanda sorge spontanea: «il 2025 non era l’anno dell’IA ovunque, delle super app e dei robot vocali? Perché parlare ancora di e-mail e SMS?» In realtà in uno scenario di strategia omnicanale, tutti i canali continuano a convivere e possono rafforzarsi l’un l’altro.

  1. L’utente vuole scegliere. Alcuni clienti amano la discrezione dell’e-mail, altri partecipano subito su WhatsApp. C’è chi apre l’SMS in un batter d’occhio, chi naviga solo su PC e non controlla mail su smartphone. Dunque, più canali, più possibilità di intercettare target diversi.
  2. Ridondanza per la sicurezza. Pensa ai codici OTP e alle notifiche di transazione bancaria. Se un canale non è momentaneamente disponibile, si passa all’altro. Nel marketing ciò garantisce di non perdere opportunità.
  3. Differenziazione di messaggi. Una campagna di engagement su WhatsApp può rimandare a un contenuto più approfondito inviato via e-mail. Un SMS di avviso scadenza può servire come “allarme” per spingere l’utente a leggere poi più dettagli su un canale ricco di informazioni.

L’importanza di scegliere il canale giusto in base all’obiettivo

In un’epoca in cui (ahinoi!) la soglia di attenzione si abbassa e i consumatori si muovono tra mille stimoli digitali, è fondamentale focalizzarsi. Ovvero: “a ogni obiettivo, il suo canale”.

Esempio #1 > vendere immediatamente un prodotto in sconto

  • WhatsApp: invia un messaggio personalizzato con un link, magari corredato da un chatbot che risponde a FAQ e chiude la vendita. Tasso di apertura altissimo e conversazione veloce.
  • SMS: breve e d’impatto per una flash-sale, con scadenza “entro oggi”. L’utente non deve pensarci due volte; uno swipe e ha il codice.
  • : ottima se vuoi aggiungere dettagli, foto, plus del prodotto, tabella comparativa. Ma potresti perdere l’effetto “subito, adesso!”.

Esempio #2 > fidelizzare e nutrire i lead con contenuti approfonditi

  • WhatsApp: puoi inviare piccoli spunti, video pillole e link su cui far cliccare il contatto. Attenzione a non risultare invadente (WhatsApp è percepito come un canale molto molto personale).
  • Email: probabile scelta vincente: hai spazio per testi lunghi, immagini, link multipli ed eventuali PDF da scaricare. Il lead si concede più tempo per la lettura.
  • SMS: qui, meglio evitare contenuti lunghi. Non è lo strumento ideale per “far cultura” sul tuo brand. Va bene un reminder dei contenuti già spediti, con un link di “leggi di più”.

Esempio #3 > aggiornare su una consegna o un appuntamento

  • WhatsApp: è la scelta da 110 e Lode, dal momento che potresti automatizzare un promemoria con la data, l’orario e la possibilità di confermare o rimandare l’appuntamento tramite chatbot.
  • SMS: veloce e istantaneo; l’utente lo legge. Ottimo per logistiche e trasporti (“il tuo pacco arriverà in giornata”); limitato se servono domande di rimando.
  • Email: va bene come “backup” ma non aspettarti una lettura immediata: l’appuntamento potrebbe essere più vicino di quanto l’utente controlli la mail.

Conclusione e raccomandazioni finali

Siamo giunti al termine di questo viaggio comparativo su WhatsApp marketing, email e SMS. Come avrai notato ognuno dei tre canali si caratterizza per vantaggi specifici e KPI peculiari. 

  1. WhatsApp è il canale della prossimità, tassi di apertura altissimi e conversazioni immediate. Ideale per vendite dirette, customer care e reminder. Ricorda però di non spammare: le persone percepiscono WhatsApp come uno spazio intimo.
  2. L’email resiste a ogni previsione di “fine imminente”. È imprescindibile per funnel articolati, B2B, e per contenuti lunghi. Costo per invio solitamente basso, ROI elevato se la lista è di qualità.
  3. E l’SMS? Nonostante l’età, rimane fortissimo per la sua lettura immediata e per la semplicità di contatto.

Il segreto? Integrare questi canali nel tuo piano omnicanale. Immagina: usando un breve SMS come “alert” di un’offerta, indirizzi a una landing soluzione-lampo, e supporti i clienti con una chat diretta su WhatsApp per dettagli e acquisti. In parallelo, l’e-mail fa da archivio di informazioni più estese (cataloghi, brand story e/o tutorial).

E allora, scegli il canale giusto (o la combinazione giusta) in base all’obiettivo che vuoi raggiungere, al tipo di messaggio da inoltrare e al target a cui ti rivolgi. Solo così potrai ottimizzare tassi di apertura, conversioni e, naturalmente, ROI – al fine di riuscire a regalare al tuo pubblico un’esperienza digeribile, personalizzata e coerente, senza cadere nel tranello dell’invio massivo indiscriminato.

Bene, “fine dei lavori”. 

Ora sta a te mettere in pratica una strategia combaciata con i tuoi piani di business. D’altra parte, nella giungla del marketing digitale, chi riesce a offrire valore, prossimità e immediatezza sotto molteplici forme, vince. E tu, sei pronto a integrare questi tre “poteri” nel tuo arsenale di marketing? A te la scelta! Buon lavoro e… buone conversioni!

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