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Indaffarati brand manager assillati dai tempi di risposta, responsabili marketing sempre alla ricerca della strategia perfetta, pigroni DOC ma con un occhio attento all’innovazione: a rapporto! 

Se stai cercando uno strumento affidabile, intuitivo e incredibilmente performante per gestire il customer care della tua azienda quest’articolo fa esattamente al caso tuo.

WhatsApp non è più soltanto l’app che usiamo per i gruppi con gli amici o per inviare fugaci messaggi vocali al vicino di casa. L’applicazione di Mark Zuckerberg ha ormai conquistato la scena B2C e B2B, trasformandosi in un canale fondamentale per l’assistenza clienti. 

In quest’articolo trovi una panoramica completa (e molto pratica) sull’uso di WhatsApp nel customer care, con dati aggiornati, strategie evolute per il 2025, e consigli su come migliorare il servizio clienti con WhatsApp Business API.

Prepara popcorn, caffè, tè verde o la tua bibita preferita: stiamo per scoprire Perché WhatsApp è il miglior canale per il tuo business e come sfruttarlo al massimo in ottica omnicanale.

Perché WhatsApp è diventato il canale preferito per il supporto clienti

Ti starai chiedendo: «okay, ma cosa rende WhatsApp così speciale rispetto ad altri sistemi di messaggistica o ai tradizionali canali di customer care?»

Il motivo è presto detto: WhatsApp è universale, immediato e intuitivo. L’applicazione conta oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese in tutto il mondo (fonte Meta), e la sua interfaccia user-friendly la rende accessibile a chiunque, anche agli utenti meno avvezzi alla tecnologia. Inoltre:

  1. Con pochi tap sullo schermo, i tuoi clienti possono mettersi in contatto con il tuo brand. Allo stesso modo, anche tu potrai rispondere in maniera puntuale, accorciando drasticamente i tempi di attesa e rendendo la comunicazione fluida.
  2. WhatsApp è un’app che molti di noi usano quotidianamente per motivi personali. Sfruttare lo stesso canale per l’assistenza clienti riduce le barriere di diffidenza e rende il dialogo brand-consumatore più “friendly” e disinvolto.
  3. Con il giusto setup (in particolare sfruttando un Chatbot WhatsApp per aziende) puoi automatizzare parte delle risposte, riducendo i costi di gestione e ottimizzando le risorse umane che potranno dedicarsi a questioni più complesse o di maggior valore strategico.
  4. Non dimenticare che WhatsApp può essere integrato all’interno di strategie di cross-selling, up-selling e fidelizzazione. Il cliente che scrive in chat può essere aggiornato su promozioni, lanci di nuovi prodotti o altri servizi in modo diretto, personalizzato e (se ben gestito) non invasivo.
  5. Che si tratti di inviare messaggi testuali, vocali, immagini o video, WhatsApp copre praticamente ogni necessità di condivisione multimediale. Nel contesto di un customer care moderno, poter inviare in tempo reale foto di un problema tecnico o ricevere un video di istruzioni step-by-step, è semplicemente rivoluzionario.

Insomma, il fatto che WhatsApp sia ormai così radicato nelle nostre vite lo rende un canale privilegiato, vicino al cliente e potenzialmente ricco di opportunità per chi desidera rimanere competitivo nel mercato globale.

Dati aggiornati sull’uso di WhatsApp nel customer care

Per capire l’importanza di WhatsApp nel customer care (e, di conseguenza, pianificare al meglio le tue strategie) ti forniamo alcune statistiche e trend che faranno luce sul perché il colosso di messaggistica istantanea sia diventato un’arma vincente.

WhatsApp è l’app di messaggistica più utilizzata in oltre 100 Paesi. Ciò significa che indipendentemente dalla posizione geografica del tuo target, ci sono buone probabilità che i tuoi futuri clienti abbiano già installato WhatsApp sui loro smartphone.

Le proiezioni degli analisti indicano che il pubblico dell’app continuerà a crescere anche nel 2025. Il trend è una garanzia per chi sceglie di investire nell’assistenza clienti su WhatsApp poiché avrà la certezza di puntare su uno strumento con un bacino di utenti consolidato e in costante aumento.

Alcuni studi (elaborati da diverse agenzie di marketing e centri di ricerca digitali) rilevano che i messaggi inviati tramite WhatsApp hanno tassi di apertura superiori al 90%, con tempistiche di risposta più veloci rispetto alle e-mail tradizionali. Ciò è fondamentale se vuoi ridurre il tempo medio di gestione dei ticket di assistenza e migliorare complessivamente la tua customer experience.

L’interazione costante in chat aiuta a creare un rapporto più confidenziale e autentico con i clienti. Il tutto porta a un tasso di fidelizzazione maggiore, soprattutto se il tuo customer care utilizza un tone of voice allineato ai valori del brand, educato ma informale, e pronto a risolvere i problemi in modo amichevole.

L’importanza di evolvere il supporto in ottica omnicanale

Sappiamo tutti che un singolo canale di assistenza clienti, per quanto performante, non basta più. In un mondo sempre più dinamico e digitalizzato i consumatori cambiano dispositivo, piattaforma e contesto in un batter d’occhio. Ecco perché la strategia omnicanale si è evoluta da trend a necessità imprescindibile.

Cos’è l’omnicanalità?

È la capacità di offrire un’esperienza coerente e integrata attraverso tutti i canali di contatto con la clientela: chat, e-mail, social network, numero di telefono, e persino canali fisici (come negozi o eventi dal vivo).

Dove entra in gioco WhatsApp?

WhatsApp si inserisce perfettamente come tassello chiave di un approccio omnicanale perché è:

1.Incisivo. Mentre su altri canali il tuo messaggio o la tua notifica possono passare inosservati, su WhatsApp la soglia d’attenzione è più alta. Il cliente percepisce in modo quasi istantaneo i messaggi ricevuti in chat.

2.Personale: il contatto WhatsApp tende a essere visto come “privato”, per questo l’utente è più propenso ad aprire un messaggio e a rispondere, rispetto a una mail nel marasma dello spam quotidiano.

3.Integrare i dati: attraverso le API di WhatsApp (WhatsApp Business API) raccogli e sincronizzi i dati preziosi riguardo le interazioni avute con ogni cliente, integrandole con il CRM e con altri touchpoint.

Da un lato risulta quindi fondamentale usare WhatsApp come canale privilegiato per instaurare una relazione stretta con il cliente e, dall’altro, però, non bisogna trascurare l’importanza di un sistema orchestrato di tanti altri canali. 

Il concetto-chiave è proprio la coerenza del messaggio e dell’esperienza offerta su tutti i fronti, così da mettere il cliente al centro e consentirgli di interagire con l’azienda in modo fluido, in qualsiasi luogo, momento e modalità preferisca.

Assistenza clienti su WhatsApp: strategie evolute per il 2025

La domanda è, dunque, lecita: come prepararsi al futuro utilizzando WhatsApp come canale di customer care? Vediamo alcune previsioni e strategie evolute per assicurarti di rimanere competitivo nel 2025 e oltre:

  1. Entro il 2025 l’utente medio si aspetterà risposte su misura, confezionate in base ai propri dati, alle preferenze e allo storico degli acquisti. Sfruttando le API e integrandole con il CRM aziendale riuscirai a “ricordarti” di ogni singolo dettaglio del cliente per un dialogo sempre più colloquiale e ricco di valore aggiunto.
  2. Se la domanda è alta e vuoi ridurre tempi e costi l’automazione è il tuo miglior alleato. Oltre alle classiche risposte automatiche i chatbot nel 2025 si evolveranno al punto tale da gestire conversazioni sempre più complesse, al fine di comprendere il linguaggio naturale e risolvere anche i problemi più disparati. Le automazioni di customer care con WhatsApp API non significano soltanto le “risposte preimpostate” ma interazioni in grado di interpretare gli intenti dell’utente.
  3. Non è soltanto una questione di testo: in futuro, assisteremo a un uso intensivo di contenuti video. Vuoi aiutare un cliente a installare una parte del tuo prodotto o a risolvere un malfunzionamento? Invia un breve video tutorial su WhatsApp e allega un link a un manuale in PDF. Rispetto a un testo lunghissimo un contenuto visual finisce per regalare un’esperienza più intuitiva, umana e rapida.
  4. Varie multinazionali stanno sperimentando l’integrazione della geo-localizzazione nelle chat di WhatsApp. Il tutto, torna utile, per esempio, se un cliente necessita di assistenza “on-site”. Gli utenti, che condividono la loro posizione, ricevono il tecnico più vicino o un suggerimento su dove recarsi per risolvere un determinato problema.
  5. Lo strumento per customer care automatizzato può imparare dai dati storici delle conversazioni per offrire raccomandazioni in tempo reale. In uno scenario di questo tipo si potrà ridurre al minimo la necessità di un operatore umano, almeno per le richieste semplici o ripetitive. Un vantaggio straordinario, che porterà le aziende a ridurre fallimenti di comunicazione e a rafforzare la soddisfazione del cliente.

Customer care automatizzato su WhatsApp: come farlo al meglio nel 2025

L’idea di un customer care automatizzato fa già parte del presente. Ma come lo gestiamo in maniera ottimale, facendo in modo che il cliente non si senta un numero, bensì una persona con bisogni specifici? 

Definire un tone of voice umano

Anche se l’utente interagisce con un chatbot, cerca di strutturare i messaggi in modo che trasmettano empatia. Evita frasi asettiche o eccessivamente formali. E, quando è appropriato, opta per un approccio colloquiale. Basterà un po’ di creatività per personalizzare le risposte preimpostate e far sentire il cliente accolto.

Gestire escalation e transizioni con un operatore umano

Nessun chatbot (almeno al momento) può sostituire completamente il calore umano in situazioni delicate. Per questo, è opportuno definire delle soglie oltre le quali il chatbot “passa la palla” a un tecnico specializzato. Ad esempio, se dopo un certo numero di messaggi il problema non è risolto scatta in automatico la segnalazione a un operatore in carne ed ossa.

Configurare script intelligenti

Quando si parla di gestire il customer care su WhatsApp con chatbot, è determinante lavorare sugli script delle risposte. Non limitarti a generiche “ciao, come posso aiutarti?”. Analizza e segmenta le problematiche più comuni, in modo che la risposta iniziale sia già specifica e possa indirizzare l’utente verso la soluzione (o quantomeno avvicinarsi il più possibile).

Aggiornamento continuo

Il mercato e i bisogni dei clienti cambiano di frequente. Ciò impone un costante aggiornamento delle “conoscenze” del chatbot e delle sue procedure di risposta. Programma, di tanto in tanto, un check-up sul flusso delle conversazioni per valutare se qualche passaggio richiede correzioni, ulteriori approfondimenti o addirittura nuove sezioni di FAQ. 

Basta pianificare con cura e affidarsi a una tecnologia affidabile, che ti permetta di mantenere il controllo sulle conversazioni più complesse.

Come migliorare il servizio clienti con WhatsApp Business API

La domanda cruciale: «da dove inizio per implementare il servizio clienti su WhatsApp?»
Se desideri un supporto clienti davvero performante, la risposta è: WhatsApp Business API. Non confondere la classica WhatsApp Business (l’app da scaricare su smartphone) con le API. Queste ultime offrono molte funzionalità avanzate, pensate appositamente per le aziende di medie e grandi dimensioni (ma in realtà utili anche per le piccole imprese ambiziose).

La WhatsApp Business API ti consente di integrare la messaggistica di WhatsApp con il tuo CRM o ERP aziendale. In questo modo, ogni chat viene tracciata e associata al profilo cliente corrispondente. L’operatore (o il chatbot) avrà sott’occhio lo storico dei precedenti ticket di assistenza, gli ordini effettuati e qualunque nota personalizzata sui gusti o sulle problematiche di quel cliente.

L’abbiamo già anticipato: grazie alle API, imposti i Chatbot WhatsApp customer care personalizzati e definisci automazioni specifiche per ogni tipo di richiesta. Il risultato? Un servizio più rapido, efficiente e che riduce i costi di gestione. Dai saluti iniziali alle risposte per problemi tecnici comuni, il chatbot abbatte tempi morti e ottimizza le risorse del reparto customer care.

Con l’API hai anche accesso ai cosiddetti “message templates”: si tratta di formati di messaggi pre-approvati da WhatsApp che puoi inviare ai tuoi clienti per scopi come conferma d’ordine, avvisi di spedizione, notifiche di pagamento e tanto altro. Questi template ti permettono di dare un servizio proattivo, inviando automaticamente informazioni utili al cliente (ad esempio: “la tua spedizione sta per arrivare” o “abbiamo ricevuto il tuo reso, sarà elaborato entro 48h”).

Infine, una delle limitazioni maggiori di WhatsApp Business “base” è l’impossibilità di gestire da diversi dispositivi (o con più account) lo stesso numero di WhatsApp. Con le API, invece, riesci a usare le piattaforme di terze parti che permettono a più operatori di interagire con i clienti simultaneamente. Ogni conversazione viene assegnata in real-time a un agente libero, garantendo tempestività e organizzazione.

Perciò, se stai cercando modi per velocizzare il servizio clienti e ridurre i tempi di risposta, sai già dove guardare. La “grande W verde” potrebbe essere il tuo asso nella manica.

E ora? Adatta questi suggerimenti alla tua realtà aziendale, sperimenta e raccogli i dati necessari a migliorare le performance di mese in mese. 

Il futuro del customer care passa (anche) da WhatsApp, e con una strategia ben delineata sarai tu a dominare la scena. Preparati a dialogare con i tuoi clienti in un modo tutto nuovo e a creare un vero e proprio ecosistema di supporto clienti su WhatsApp — sempre più smart e orientato al successo.

Il risultato? Meno stress, operazioni più lineari, clienti soddisfatti e una brand reputation in continua ascesa. Perché, in fondo, non c’è niente di più potente di un cliente felice e ascoltato nel modo giusto. E con WhatsApp, l’ascolto è a portata di clic.

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